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Bru Bru in America

Nulla intorno a me, al centro del vuoto le ali ripiegate, lungo il corpo statico avevo perso il mio cielo.

Le mie ali si alzarono ma la mia anima rimase a terra senza forza.

Desolata, vagavo senza senso, in 3 metri di spazio lasciando impronte sempre piu’ fonde nella mia disperazione.

Nei miei sogni vedevo i miei simili zompettare nelle acque fredde dell’oceano.

Il sole nascente, si specchiava sulle dolci onde creando riflessi dorati e sagome in controluce.

Nel sogno, io ero li’ ma solo con la mente e non col cuore. Una sagoma in controluce, senz’anima, immobile.

Un giorno, vidi riflesso in uno specchio di mare un pezzo di cielo, quasi lo potevo toccare e non mi sembro’ piu’cosi’ lontano.

Aprii di nuovo le mie ali sentii il vento tra le piume e un’irresistibile voglia di librarmi in quel cielo.

Presi il volo, prima appena sopra il mare poi sempre piu’ su’.

Oltre i prati, i fiumi, le montagne e i mari alla ricerca del sole, il mio sole.

Volai, volai, volai, con l’aria che mi riempiva i polmoni come una bambina, al centro dei suoi sogni. Giunsi li’, dove era il mio sogno.

Pagliuzze d’oro che illuminavan l’oceano.

Fiera, sulla sabbia umida ero atterrata nella terra della liberta’ ce l’avevo fatta, forte nell’aver superato le mie paure.

Ora ero li’ con loro, i miei simili volavo con loro e mi sentivo come loro non una “diversa”.

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